In un mondo sempre più globalizzato e in una società sempre più “liquida”, per citare il filosofo Bauman, la formazione continua si afferma come elemento centrale nel rapporto tra lavoratore e luogo di lavoro.
La formazione continua è uno strumento che permette al lavoratore di aggiornare le proprie competenze e al datore di lavoro di avere a disposizione personale sempre più qualificato. La logica del “life long learning” deve entrare nelle nostre vite come una pratica del tutto naturale, se si pensa che i lavori che si faranno fra 10 anni ancora devono essere inventati. Ma anche che il nostro lavoro attuale, cambia di anno in anno in base all’evoluzione della società, dei servizi, delle tecnologie.
Sarebbe buona abitudine prevedere ogni anno percorsi di formazione personalizzati per migliorare le nostre competenze. Nessun lavoro o impiego è esente dalla logica dell’aggiornamento continuo per stare al passo con i tempi.
Il recente studio “Workforce Evolution” presentato durante l’HP Innovation Summit mostra dati interessanti circa la cultura della formazione continua che si sta diffondendo sempre di più nella nostra società. Si tratta di una indagine svolta su circa 6.000 dipendenti in sei mercati (USA, UK, Germania, Francia, Spagna e Italia) e mostra una rinnovata attenzione alla formazione del personale. Una formazione che parte dal basso, dai dipendenti, e non dalle aziende dove gli stessi lavorano.
Le parole chiave per il futuro sono: Formazione professionale continua e reskilling autonomo.